Riforma PAC ed art. 69

Riforma PAC ed art. 69

Presa di posizione del CdA C.O.A.M.S. riguardo la riforma Pac ed art. 69

 

Ministero delle

Politiche Agricole e Forestali

Via XX Settembre , n.20

00187 Roma

Alla c.a. Segreteria tecnica del Ministro

Dott.sa Ventura

 

OGGETTO: Bozza DM relativo all’art.69 del Reg.CE n.1782/03

Aiuto supplementare nel settore dei seminativi

 

Abbiamo appreso dalla Stampa (Agrisole ) e in seguito da informazioni dirette ricevute presso la Regione Emilia Romagna, che il Ministro dell’Agricoltura, sta definendo uno schema di DM recante le condizioni di ammissibilità e fissazione degli importi per il pagamento degli Aiuti supplementari per i sminativi. Pur comprendendo che entro il mese di settembre il Mipaf dovrà varare le misure di sostegno previste dall’articolo 69 del decreto attuativo della nuova Pac e finanziate mediante un prelievo dell’8% sul totale degli aiuti ai seminativi, si lamenta l’assenza di consultazione degli Organismi coinvolti nel settore con interessi importanti come il comparto della moltiplicazione delle colture sementiere. Le Premesse del succitato art. 69, indicano che le risorse dovrebbero andare agli agricoltori che utilizzano sementi certificate per la coltivazione di particolari varietà e che adottino modalità di certificazione, tecniche di coltivazione, stoccaggio ed altre pratiche produttive tali da corrispondere a caratteristiche qualitative richieste dal mercato e che favoriscono la commercializzazione. Ad oggi siamo molto preoccupati di come il Ministero e le Regioni stanno gestendo l’elaborazione del decreto per il varo di questi aiuti. In particolare gli Agricoltori moltiplicatori, rilevano che ogni Regione sta proponendo la ripartizione delle risorse secondo un proprio piano, e il Ministero ha presentato una bozza di decreto in cui si prevede di erogare un pagamento ad ettaro agli agricoltori che coltivano frumento duro, frumento tenero, mais, soia e girasole escludendo altre produzioni di interesse del mondo agricolo ed utili alla politica agricola nazionale. In particolare per il frumento duro, il frumento tenero ed il mais sarebbero previste liste varietali che non tengono conto della evoluzione avvenuta in questi anni e che ha impegnato direttamente anche i moltiplicatori sementieri.

Come moltiplicatori riteniamo che possano essere previste altre specie quale le colture proteiche come il pisello o il favino, o altre colture che non hanno beneficiato dell’aiuto disaccoppiato della nuova Pac, né di ocm specifiche tipo le colture sementiere diverse da riso o foraggere. L’aspetto tuttavia che riteniamo più preoccupante, è l’emanazione di liste varietali senza che questa sia preceduta da un’adeguata valutazione sia di tipo tecnico che economico. Questa lista che ufficialmente dovrebbe circolare tra gli addetti ai lavori in realtà è ormai di dominio pubblico e sta generando distorsioni sul mercato dei cereali all’approssimarsi delle semine, con forti preoccupazioni fra gli agricoltori che non si vedono confermare gli impegni relativi ai contratti di moltiplicazione da parte di diverse società sementiere le quali attendono di conoscere le decisioni del Ministero in merito alle varietà che potranno far accedere gli agricoltori al premio. Di fatto assistiamo ad un blocco delle attività impedendo nella sostanza ogni programmazione colturale delle colture autunnali. Per tale ragione si ribadisce che, l’articolo 69 deve tendere a migliorare l’efficienza delle aziende agricole, non a creare un comparto ingessato che non risponde alle regole del mercato e della libera e giusta concorrenza. Riteniamo che le misure che si andranno a varare dovrebbero puntare alla tutela dell’ambiente ed al miglioramento della qualità attraverso l’utilizzo di seme certificato, all’adozione di corrette pratiche agronomiche come la rotazione, incentivando le aziende a sottoscrivere contratti di filiera che valorizzino il lavoro di tutte le componenti coinvolte. La qualità non è condizionata solo dalla scelta varietale, ma anche da adeguate tecniche colturali, biologiche, integrate ecc. Come Associazione dei moltiplicatori chiediamo una revisione urgente da parte del MIPAF della Bozza di Decreto in via di emanazione, anche per evitare una stagione di contenziosi e ricorsi legali che non farebbero bene al nostro settore e al comparto agricolo nel suo insieme. C.O.A.M.S. Il Presidente G. Laffi

 

 

C.O.A.M.S.

Il Presidente

G. Laffi

 

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