LATTUGA (Lactuca sativa)

lattuga

Fase di portaseme

Terreno: Medio impasto argilloso, consigliabile effettuare una buona preparazione del terreno prima del trapianto.

Avvicendamento: Rispettare un intervallo di tempo di 5 anni prima di ripetere la coltura sullo stesso terreno.

Fertilizzazione:

Elemento

Quantità da Distribuire (kg/ha)

N

50

P2O5

150

K2O

100

 

Epoca e modalità di trapianto: Marzo.

Distanza tra le file
(cm)

Distanza sulla fila
(cm)

Densità d’impianto
(n° piante/ha)

70

15-20

90.000

 

Isolamento: Non necessario.

Cure Colturali: Nel caso di varietà che incappucciano e consigliabile effettuare il taglio per favorire l’emissione dell’infiorescenza.

Epoca di Taglio: Dal 15 Luglio al 15 Agosto (a seconda del tipo di lattuga).
Il taglio si esegue a macchina con sfalcia-andanatrice quando circa l’80% delle infiorescenze presenta i pappi (piumini bianchi).

Epoca di Trebbiatura: 3 - 4 giorni dopo il taglio.

 

AVVERSITA’

DANNO

MISURE PREVENTIVE

MISURE DIRETTE DI LOTTA

Elateridi

(Agriotes spp.)

Le larve che vivono nel terreno causano erosioni del colletto con conseguente morte della pianta.

Avvicendamento colturale;

Utilizzare vasi trappola per monitorare la presenza delle larve nell’autunno precedente alla semina. 

Non si conoscono preparati ammessi in agricoltura biologica di provata efficacia. 

Afidi

(Nasonovia ribis nigri, Acyrtosiphon lactucae, Hyperomyzus lactucae, Uroleucon sonchi,) 

Diretto: sottrazione di linfa

Indiretto: trasmissione di virosi.

Nutrizione equilibrata ;

La presenza di aree marginali ricche di vegetazione spontanea aumenta la popolazione di predatori e parassitoidi. 

In presenza di elevata infestazione e assenza di ausiliari prima della fioritura intervenire con Piretro. 

Afidi radicicoli

(Pemphygus bursarius) 

L’afide colonizza le radici riducendo lo sviluppo delle piante.

Avvicendamento colturale. 

Non si conoscono preparati ammessi in agricoltura biologica efficaci.

Limacce

(Deroceras reticulatum, Arion spp.)

Chiocciole

(Helix aspersa) 

Erosioni fogliari.

 

Intervenire con esche a base di Ortofosfato di ferro.

Tignola dei capolini

(Phalonidia contractana) 

Le larve compiono erosioni a carico degli organi fiorali.

La presenza di aree marginali ricche di vegetazione spontanea aumenta la popolazione di predatori e parassitoidi.

Intervenire in presenza delle larve con Piretro o Bacillus thuringiensis.

Peronospora

(Bremia lactucae) 

Macchie decolorate sulle foglie delimitate dalle nervature.

Scegliere per la coltivazione aree ventilate ed asciutte.

In presenza di periodi caratterizzati da elevata umidità intervenire con : Sali di rame. L’aggiunta di coadiuvanti naturali (es. resina di pino) permette di migliorare la bagnatura delle foglie e la persistenza dei Sali di rame.

Contatti

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