Sementi biologiche, a Roma prima conferenza mondiale

Si è svolta a Roma dal 5 al 7 luglio 2004 presso la sede della FAO, la prima Conferenza Mondiale sulle sementi biologiche.

 

La manifestazione è stata organizzata congiuntamente da FAO,IFOAM, ISF C International Seed Federation. Tre giorni di approfondimenti che hanno coperto le problematiche della produzione e dell’uso di sementi nel settore biologico. Le diverse sessioni hanno riguardato le principali priorità per il settore quali : - Aspetti tecnici della produzione. - Coesistenza tra colture bio e produzioni OGM. - Qualità delle sementi. - Armonizzazione degli aspetti legislativi e normativi. - Aspetti economici. - La biodiversità nell’ambito delle sementi. Si sono poi affrontate, con sessioni parallele, le problematiche specifiche per i diversi settori di produzione: - orticole; - cerealicole; - foraggio; - patate. Molti gli approfondimenti specifici, dedicati alla presentazione dei risultati di ricerca svolti da alcuni Istituti Scientifici su pisello, carote, conce di cereali, trattamenti particolari contro Batteriosi e Alternaria, ecc.. Molte le delegazioni presenti da tutte le parti del mondo, presenti anche Paesi ad opposte tendenze, Srilanka, Cina, Argentina, Costarica, Canada, Usa e da quasi tutti i Paesi Europei. Oltre settanta i Relatori che si sono alternati nelle diverse sessioni. Molte le novità e gli stimoli all’innovazione e al miglioramento del comparto per il futuro.

Al termine una conferenza proficua che ha evidenziato un comparto, quello biologico, in forte fermento e per niente in regresso, ma invece, settore interessante ed attivo per le economie dei Paesi Emergenti. Unico neo della manifestazione, le imprese e le organizzazioni Italiane, sostanzialmente non presenti. Solo tre imprese sementiere italiane oltre all’Organizzazione degli agricoltori moltiplicatori di sementi C.O.A.M.S., come parte agricola. Ma le Associazioni Biologiche Italiane, le Organizzazioni professionali, le tante imprese sementiere, presenti nella banca dati dell’E.N.S.E., l’E.N.S.E. stessa, non hanno ritenuto necessaria la loro presenza? O forse c’è stata una monopolizzazione di una sola organizzazione nazionale? Così non è stato per le Organizzazioni olandesi, francesi e tedesche che erano presenti in forze ed hanno orientato i lavori secondo il loro punto di vista. Ogni occasione è importante per riflettere, dal primo posto che ha l’Italia nella produzione biologica e in superficie coltivata, si fa presto a retrocedere. Facciamo quindi attenzione, sono molti i Paesi che si stanno attrezzando per competere anche nel biologico e, snobbare come molti hanno fatto in questa occasione, può essere solo un atto di debolezza che presto potremmo pagare a nostre spese e a danno dei produttori coinvolti.

 

p. C.O.A.M.S.

Edmo Tersi

 

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